Cosa: workshop

Dove: Gallipoli

Quando: dal 18 al 23 novembre

A Gallipoli, dal 18 al 23 novembre ci sarà la seconda edizione di “Intersezioni nel Salento”, interessante workshop rivolto principalmente ad architetti, designer, creativi, artigiani, fotografi e che coinvolgerà anche studenti di architettura e dell’Accademia di Belle Arti. La sede dell’evento sarà il Bellavista Club Caroli Hotels e l’idea alla base dell’iniziativa è quella di rigenerare e migliorare la fruizione del centro storico di Gallipoli.

A differenza dell’anno scorso, in questa seconda edizione ci si è aperti alle partecipazioni da ogni parte d’Italia e sono stati coinvolti circa 30 progettisti che verranno coordinati nel loro lavoro dagli architetti Vincenzo Vallone ed Emilio Franco.

I centri storici italiani sono una straordinaria ricchezza, troppo spesso sottovalutata e non adeguatamente valorizzata e “Intersezioni nel Salento” vuole prima di ogni altra cosa proprio sviluppare la consapevolezza di essere parte di un patrimonio urbano e umano di notevole valore e interesse. Per questo l’attenzione dei creativi coinvolti nell’evento si concentrerà in particolare sui luoghi di socializzazione, per dare loro nuova vita, grazie a interventi progettuali e sociali. Parliamo ad esempio di luoghi di culto e di spazi socializzanti in genere, dove potersi raccontare.

Tutti i progettisti coinvolti nel workshop realizzeranno dei progetti, effettueranno ricerche storiche, proporranno soluzioni tutte accomunate dal dover essere compatibili con le esigenze conservative dei beni architettonici, ma al contempo adeguate anche all’evoluzione dei tempi.

Un bel progetto, che di sicuro crescerà nei prossimi anni, dando vita ad altre edizioni e che saprà coinvolgere un crescente numero di differenti soggetti, magari anche con contributi dall’estero. Sarebbe poi molto stimolante esportare questo tipo di esperienza in altri borghi e città italiane, che senza dubbio necessitano della creatività e della competenza progettuale di chi può ripensarne gli spazi con cognizione di causa.

Lorenzo Renzulli